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Wednesday, October 8, 2014

Autunni, Visioni (Autumns, Visions)

Kate Bush dal vivo, 2014
E’ già autunno, e non ce ne siamo quasi accorti. Prima delle temute introspezioni invernali, il Woden dà un colpo di coda, e si guarda un po’ attorno – dalle sue parti e a modo suo, naturalmente.
Lo scorso settembre ha segnato il ritorno sulle scene di Kate Bush, dopo un sacco di tempo. La Kate britannica, che Johnny Rotten, in pieno periodo iconoclasta definì “brilliant”, ha fatto ben 21 concerti all’Eventim Apollo di Londra. Se si esclude qualche apparizione televisiva, era dal 1979 che non faceva tour: in UK, non si è parlato d’altro gli ultimi giorni di agosto…e dire che i concerti erano sold out dallo scorso marzo.

La setlist esclude forse grandi classici, ma comprende le suite "The Ninth Wave" e "A Sky Of Honey," rispettivamente da Hounds Of Love e da Aerial. Una scaletta di hits sarebbe stata più semplice e ruffiana, ma Kate Bush non ha mai avuto paura, ed è sempre stata libera nelle forme e nei contenuti della sua arte. Ultimo pezzo, il grandioso (sì, l’Elettrico è piuttosto debole nei confronti di KT) racconto di Cloudbusting – un’accorata dedica a Wilhelm Reich e alle sue folli visioni. Date un’occhiata al video, se non lo avete ancora fatto:


Lo splendido Donald Sutherland interpreta lo psichiatra austriaco, e la regia è di Terry Gilliam, un altro pazzo visionario.

Restiamo ora nella grande isola al di là della Manica, e, solo per un attimo parliamo di un altro vecchio leone, con un disco pubblicato da poco: Robert Plant. Il disco si chiama Lullaby and... The Ceaseless Roar, è suonato dai Sensational Space Shifters, che accompagnano Plant da pochi anni. Nel gruppo militano Justin Adams, chitarrista, profondo conoscitore del blues e della musica etnica (membro dei Jah Wobble’s Invaders Of The Heart, produttore dei Tinariwen, collaboratore di Sinead O’Connor) e, ultimamente, Juldeh Camara.
Quest’ultimo è un musicista del Gambia: un griot, poeta-musicista-bard-cantastorie dell’Africa Occidentale, come Alì Farka Tourè, tanto per citarne uno (autore di quel meraviglioso Talking Timbuktu, assieme a Ry Cooder ).
Robert Plant presenta così il suo ultimo lavoro: 


Si tratta di un ritorno a casa, a quella Black Country dove visse fino all’adolescenza.

Il ritorno a casa, quanti lo hanno scritto, dipinto, cantato…ma sì, A Sort Of Homecoming! E’ il titolo del brano che apre The Unforgettable Fire, il quarto album degli U2, del 1984. Direttamente ispirato da Paul Celan (“la poesia è una sorta di ritorno a casa”), il testo presenta riferimenti anche ad altri poeti: Seamus Heaney e William B. Yeats. C’è più ricerca interiore, rispetto a War, il disco precedente. E la stessa musica si fa più rarefatta, quasi più astratta, anche per la complicità di Brian Eno e Daniel Lanois. Il brano è meraviglioso, entra da qualche parte nel cervello, di nascosto, e non se ne va più via.

#otd - 8 Ottobre

-1959, nasce Gavin Friday. Irlandese - musicista, pittore, provocatore. (Official website)
-1970, lo scrittore russo Aleksandr Solzhenitsyn riceve il premio Nobel per la letteratura.

By Electric Woden

English after the Jump!