UKN: We've featured your band on our UP! show a couple of years ago, but can you talk about how you took your first steps and how you developed your original ideas, mixing visual art and music for the readers of our blog?
AR: Uniform Motion started off as a solo project when my previous
project, Angle, got put on hold. Then I met Renaud, a talented
illustrator with fine taste in music. I can't remember exactly where the
idea came from, but Renaud had always dreamed of being in a Rock band,
so we both agreed that the concept of him drawing illustrations during
the songs would be a good idea. His definition of a rock band wasn't too
limiting at the time! I was recording the
songs for what would become Uniform Motion's first album at that time
and somehow, we managed to get quite a few people involved. A young film
maker, a recording studio, several musicians. We thought it
would be a nice idea to release the album like a TV series, with an
episode every 2 weeks including the studio version of the song, a live
video and a comic strip containing the lyrics. Renaud came up
with the idea for the interactive comic strip where people could listen
to the song and flip though the comic book. It was a lot of
fun! Then the project turned into a band and we released the content
from our series as a CD/DVD/ comicbook in 2009. In
2010, we released a second album, which came with an illustration for
each song and a interactive virtual concert we developed for our
website. During our live shows, Renaud uses Photoshop, a video
projector and video screen. He draws an illustration for each song.
People love it! So the visuals follow us everywhere we go. It's an integral part of the project.
AR: At the end of 2010, we found a really cool drummer called
Olivier, who can play the drums and the keyboards and sing at the same
time!! I wasn't necessarily looking for a drummer at the
time, but I came across an ad he put up and thought, this guy looks
cool. So I called him up and we did a few rehearsals.
It went
really well so we started working on a bunch of new songs I had
written. A couple of sound engineering students approached us and asked
us if we would be interested in doing a 3 day recording session for
their end of year project. We said yes, entered the studio on day one,
and left on day three with 11 songs. The
songwriting process was totally different this time round. The previous
albums were written and recorded using a copy/paste method. I'd record
an idea, play around with it, work on a song structure, remove things,
add things, and so on until I got the song to a place I liked. Playing
them live was a nightmare because I had to learn all the songs from
scratch! With One Frame Per Second, I actually
wrote the songs before I recorded them. I knew how to play them and had
a song structure for them before we entered the studio. I
also adapted my guitar playing style to the drumming style that Olivier
was throwing at me. It was quirkier and faster than anything I would
have come up with on my own.
It's been a great experience. Now
we're releasing the album. We were lucky enough to receive some
financial support from our fans to help us release the album on CD,
Vinyl and on a Playbutton.
Renaud created a video game and video clip for the release of the album!
AR: The 4-string guitar was a bit of an accident. I found the guitar
like that, and then just tried to tune it in and play it. I actually
used a six string guitar for One Frame Per Second by the way (which
means I need two guitars for our live performances now!). I
suppose having less strings pushed me to places that I wouldn't have
discovered otherwise. It allowed me to find a playing style that sounded
a little different an focus on the texture of the songs, building them
in thin layers instead of one big one. I still use the 4-string!
AR: It was definitely a tribute to Mark Hollis and late Talk Talk! I liked the idea of taking one of their earlier synth pop songs and playing it a more restrained style. There's definitely something magical about Mark's voice.
And there's the myth as well. He just
disappeared! I'm not sure whether it was the industry that made him stop
releasing music or whether he just stopped making music all together
but I can definitely relate to the feeling of pointlessness you can get
sometimes when you look at your own achievements or lack thereof. I do
hope he still plays music though and that there are some sheep in the
middle of nowhere who are blessed with melodies floating over the fields
from time to time as Mark jams on the Piano in his country retreat! As
for new covers, we actually made a cover of an Erasure song for
Christmas last year. It wasn't really a personal choice. We were given a
list of songs to cover by a sync agency and decided to cover Erasure
because it was a great song that I thought would still sound great
without all the 80's bells and whistles.
We do a pretty
energetic cover of Catpower's 'Nude as the News' towards the end our our
set when we play live. :) Aside from that, we don't have any plans for
any other covers right now but we're open to suggestions!For more information about the band go here
E' banale rimarcare il fatto che ci sono ormai milioni di band e artisti là fuori da ascoltare, seguire e di cui diventare fan. Come dj e blogger sono alla continua ricerca di proposte musicali che offrano qualcosa in più e chi mi ha seguito in questi anni di radio, articoli, interviste etc. dovrebbe ormai saperlo. Ho iniziato a interessarmi agli Uniform Motion dopo l'uscita del loro secondo lavoro ("Life", del 2010), ora il nuovo disco "One Frame Per Second" (disponibile per fortuna in vinile, anche se devo ammettere che la versione in CD è davvero graziosa!) continua nella stessa vena: nove quadretti eleganti, delicati, docili e nostalgici. Non posso però nascondere il fatto che la loro proposta è intrigante anche dal punto di vista visuale, un valore aggiunto all'intero progetto. Come si dice da noi... Anche l'occhio vuole la sua parte... Se volete sapere come riescono ad accarezzare orecchie ed occhi al tempo stesso... Continuate a leggere!
UKN: Abbiamo già parlato di voi in passato in una vecchia puntata di UP! ma puoi tornare a parlarci dei primi passi della band e di come avete sviluppato le vostre originali idee, mescolando musica e arte visiva, a beneficio dei lettori del nostro blog?
AR: Gli Uniform Motion sono nati come progetto solista quando la mia band precedente si è presa una pausa di riflessione. In seguito ho conosciuto Renaud, un disegnatore talentuoso con un ottimo gusto in fatto di musica. Non ricordo precisamente dov'è nata l'idea ma Renaud avrebbe sempre voluto far parte di una rock band così abbiamo subito concordato che l'idea che lui disegnasse queste illustrazioni durante le [performance delle] canzoni fosse davvero grande. All'epoca la sua idea di rock band era senza limiti. Stavo registrando le canzoni per quello che sarebbe diventato il primo disco degli Uniform Motion allora e riuscimmo in qualche maniera a coinvolgere un discreto numero di persone. Un giovane cineasta, uno studio di registrazione, diversi musicisti. Pensammo fosse una bella idea pubblicare il disco come se fosse una serie televisiva, un episodio ogni due settimane, compresa la versione in studio della canzone, un video live e un fumetto che illustrasse il testo della stessa. Renaud se n'è uscito con l'idea del fumetto interattivo, dove la gente poteva ascoltare la canzone mentre "sfogliava" l'albo. E' stato davvero divertente! Poi questo progetto si è trasformato in una band vera e propria e abbiamo pubblicato il contenuto di questa serie sotto forma di CD/DVD/albo nel 2009. Nel 2010 abbiamo pubblicato un altro lavoro e anche quello prevedeva un'illustrazione per ogni canzone e un concerto virtuale interattivo per il nostro sito. Durante gli spettacoli dal vivo Renaud usa photoshop, un proiettore video e uno schermo. Disegna illustrazioni per ogni canzone e la gente adora tutto questo. Quindi il materiale visivo ci segue ovunque, è parte integrante del progetto.
UKN: Cos'è successo tra la pubblicazione di "Life" e quella di "One Frame Per Second"? Ho letto che avete aggiunto un batterista alla formazione (Olivier Piotte) circa un anno fa. Questo ha portato cambiamenti nella vostra musica, a livello compositivo?
AR: Alla fine del 2010 abbiamo trovato un batterista davvero in gamba, chiamato Olivier Piotte, sa suonare la batteria, le tastiere e cantare al tempo stesso!!! Non è che stessi proprio cercando un batterista all'epoca ma mi era balzato all'occhio questo annuncio che lui aveva pubblicato e pensai che fosse un ragazzo favoloso. Allora l'ho chiamato ed abbiamo provato insieme un po' di volte. E' andata così bene che abbiamo iniziato a lavorare su delle canzoni che avevo scritto. Poi alcuni ragazzii che studiavano per diventare ingegneri del suono ci hanno contattato per chiederci se eravamo interessati a registrare tre giorni di session per il loro progetto di fine anno. Abbiamo acconsentito, siamo entrati in studio il primo giorno e ce ne siamo andati al terzo che avevamo registrato 11 canzoni. La scrittura delle canzoni è stata completamente diversa questa volta. Gli album precedenti erano stati scritti e registrati usando un metodo di copia/incolla. Questa volta registravo un idea, ci giocavo sopra, lavoravo sulla struttura togliendo o aggiungendo parti e così via finchè non portavo la canzone dove volevo. Ma suonarle dal vivo è risultato un incubo siccome dovevo re-imparare le canzoni da zero. Con "One Frame Per Second" ho scritto le canzoni prima di registrarle. Sapevo come suonarle e avevo già una struttura prima di entrare in studio. Ho anche adattato il mio stile chitarristico allo stile di batteria che Olivier mi proponeva. Il tutto è stato più stravagante e rapido di quanto avrei potuto combinare per conto mio. Adesso lo stiamo pubblicando. Siamo stati molto fortunati in quanto i nostri fan ci hanno un po' sostenuto finanziariamente e così abbiamo potuto realizzare le versioni in CD, in vinile e Playbutton. E Renaud ha creato un videoclip e un video game in concomitanza con l'uscita del disco.
UKN: E' davvero interessante come tu riesca a suonare una chitarra a quattro corde mentre altri chitarristi aggiungono continuamente corde fino a suonare quasi come un'orchestra... E meno come una vera chitarra. Ci puoi dire qualcosa a riguardo?
AR: La chitarra a quattro corde è stata in realtà una sorta di incidente. L'ho trovata così e ho provato ad accordarla e suonarla. In realtà per l'ultimo disco ne ho suonata una a sei corde (il che vuol dire che ora ho bisogno di due chitarre per i nostri concerti!) Credo che avere meno corde mi abbia spinto in direzioni che altrimenti non avrei trovato. Mi ha permesso di trovare uno stile che suonasse un po' diverso e di puntare sulla trama della canzone, costruendola tramite piccole strutture piuttosto che imbastirne una più grande. Uso ancora la chitarra a quattro corde comunque!
UKN: Avete realizzato una cover di "Such a Shame", il classico dei Talk Talk, una delle formazioni piu' inventive degli anni '80/primi anni '90. Era un tributo al loro genio (in particole a quello di Mark Hollis). Ci sono altre cover di altri artisti che vorreste fare in futuro?
Era decisamente un tributo a Mark Hollis e agli ultimi Talk Talk. Mi piaceva l'idea di prendere in mano una delle loro prime canzoni synth pop e rifarla in maniera piu' sobria. C'e' sicuramente qualcosa di magico nella voce di Mark. E poi c'e' il mito. E' proprio sparito del tutto! Non so se sia stata l'industria discografica a bloccarlo dal pubblicare altre cose o se sia stato lui a decidere di non fare piu' musica ma posso sicuramente capire il senso di inutilita' che a volte ti prende quando guardi i tuoi sforzi oppure alla mancanza degli stessi. Ad ogni modo spero proprio che stia continuando a fare musica da qualche parte, che ne so, magari ci sono delle pecore che fortunate si godono le sue melodie mentre fluttuano in giro per la campagna, mentre Mark improvvisa al piano nel suo ritiro campestre! Per quanto riguarda altre cover, abbiamo realizzato una cover di un pezzo degli Erasure lo scorso Natale. Non fu una scelta personale pero', ci era stata data una lista di cover da parte di un'agenzia e decidemmo per gli Erasure perche' si trattava di un gran bel pezzo, che sarebbe stato tale anche senza i campanellini e fischietti vari. Facciamo una cover molto energica di "Nude as the News" di Catpower verso la fine dei nostri live set. A parte questo non abbiamo altre idee al momento in fatto di cover, ma accettiamo consigli!
Per ulteriori informazioni sulla band andate qui
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