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David immerso nella lettura
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Pubblico il podcast della difficile puntata andata in onda la settimana scorsa su UP! (Radio Onde Furlane, ascoltabile anche in streaming su www.ondefurlane.eu). Una puntata onestamente difficile da ultimare in cui ho cercato di proporre cover sia eseguite da David Bowie (ad esempio "Cactus" dei Pixies, dal vivo con Moby) che da altri artisti in omaggio al duca bianco in tempi non sospetti (Stone Temple Pilots, Of Montreal, Edwyn Collins e altri) ma anche pezzi meno noti e diverse tracce del suo ultimo lavoro, "Blackstar". Una cavalcata tra le epoche e i ricordi. A proposito quali sono i vostri primi ricordi legati a DB? I miei non possono che essere legati ai primi anni '80, nacquero e si impressero in me guardando i video di "Ashes to ashes", "Let's dance", "Loving the alien", ascoltando la claustrofobica "This is not America", scritta insieme a Pat Metheny o la scanzonata "Blue Jean". Dischi e video che mi ricordano anni di piombo, gli anni della guerra fredda, con lo spettro di una fine imminente, del "day after". Il recupero dei capolavori degli anni '70 arrivo' con la maggiore eta', poco a poco. E poi Fripp, Bolan, Iggy Pop, Lou Reed: gente che ha ripreso a suonare grazie a lui, gente che rinacque con le sue produzioni, scrivendo insieme a lui, che trovo' nuovi stimoli e scintille con la sua guida. I troppo sottovalutati Tin Machine, che ascoltavo mentre andavo a lavorare in fabbrica d'estate con mio fratello (che me li fece scoprire), a 15 anni. David che balla "in strada" al ritmo di Motown con Mick Jagger. Il ragno di vetro, il chiaro di luna "serioso"Gli "strani" e sperimentali anni a Berlino a meta'/fine anni '70. "Heroes" con la chitarra aliena di Robert. Il mistero degli ultimi giorni. La passione per il cut-up e l'amicizia con William Burroughs. Outside/Inside (?)
Ma Bowie non era tutto qui naturalmente. Ci saranno dischi di inediti che verranno pubblicati in futuro, mentre si scriveranno enciclopedie su questo trasformista, su come ha cambiato la moda e ha aiutato a liberare i nostri sensi e la nostra sensualita', su tutti gli artisti che ha influenzato, da Morrissey agli Suede, arrivando a Kevin Barnes e oltre. Parliamone ma soprattutto... Buon ascolto!